Balayage, shatush e degradé: qual è la differenza?
Balayage, shatush e degradé sono tecniche di decolorazione molto amate e in voga negli ultimi anni, perché riescono a regalare un effetto naturale, come baciate dal sole. La differenza principale è nell’esecuzione della decolorazione.
Ma come scegliere la tecnica di colorazione più adatta, senza correre il rischio di ottenere un risultato non desiderato? Scopriamo insieme la differenza tra balayage e shatush e quando invece è meglio optare per un degradé.
Parola d’ordine per tutte le tecniche di decolorazione: brillare!
- Balayage e shatush: differenze di tecnica
- Balayage e shatush: quali tonalità scegliere?
- Degradé: l’alternativa
Balayage e shatush: differenze e vantaggi
Il balayage e lo shatush hanno in comune l’obiettivo di ottenere una tonalità più chiara sulle lunghezze e le punte dei capelli, ottenendo il naturale effetto sunkissed, ma vengono realizzate in modo completamente differente. Bionda o bruna, non importa: l’importante è scegliere le nuance giuste!
Il balayage viene fatto solitamente a mano libera, uniformemente su tutta la capigliatura. Si usa prima il decolorante e poi il tonalizzante, ma senza cotonare i capelli. I capelli vengono suddivisi quasi a formare una specie di stella. L’effetto quindi è molto naturale e luminoso proprio perché applicata in modo irregolare. Come per i colpi di sole, il balayage serve anche per donare nuova vitalità a capelli spenti.
Per lo shatush, invece, si cotonano i capelli e poi, con un pennello, si passa all’applicazione del prodotto schiarente, ciocca per ciocca. La schiaritura parte da 4-5 cm dalla radice. Il risultato è naturale e sfumato, oppure molto più strong e deciso, a seconda dei gusti. Si applica a una certa distanza dalle radici e non richiede dei ritocchi frequenti.
Se sei indecisa sulla tecnica da scegliere, allora tieni in mente che lo shatush ha dei contrasti molto più netti: puoi provarlo per mettere in risalto un gioco di colori sulla tua capigliatura. Vai verso il balayage se invece pensi che un effetto più naturale possa valorizzarti al meglio.
Se vuoi ispirarti alle celebrities, lo shatush è stato sfoggiato da Belen Rodriguez e Melissa Satta; mentre fan del balayage sono Sarah Jessica Parker, Jennifer Lopez e Jessica Biel.
Balayage e shatush: quali tonalità scegliere?
Balayage e shatush: quali tonalità? Grazie a queste due tecniche puoi trovare sempre nuovi giochi di colore e ispirazione.
Se sei castana, un balayage caramello è più che mai di tendenza. Se invece sei molto scura, un balayage castagna o cioccolato può essere l’opzione più indicata; oppure puoi optare per un ramato (Rihanna docet). Mentre sul biondo, in modo da dare corposità alla chioma, è perfetto un elegante balayage miele.
Come regolarsi invece sulle nuance per lo shatush? Qualche suggerimento: se hai i capelli scuri, puoi orientarti su un color nocciola o moka, fino ad arrivare a un ramato. Mentre sul castano le sfumature possono arrivare fino al biondo cenere. Se invece hai i capelli biondi, puoi scegliere sfumature sempre bionde, o virare sul platino per un effetto più strong. E le rosse possono invece schiarire di qualche tono il colore naturale: questa possibilità è molto usata anche con il balayage.
Degradé: l’alternativa
Abbiamo visto tra balayage e shatush qual è la differenza. Ma oltre a queste due tecniche, ce n’è anche una terza che sta spopolando nei saloni di bellezza: il degradé. Biondo, castano, ramato o scuro, il risultato sarà comunque super naturale, con delle sfumature molto cool. Ma cos’è esattamente il degradé? Si tratta di una tecnica di colorazione inventata da Claudio Mengoni di Joelle, intorno agli anni ’90: permette di schiarire, scurire, tonalizzare e coprire i capelli bianchi. Crea un colore luminoso, che dura a lungo, grazie a un procedimento preciso, di vari step, che alla fine dona riflessi multisfaccettati. il colore non viene applicato integralmente sulla chioma, ma vengono selezionate alcune di porzioni di capelli, per un risultato che risulti più “dinamico”, minimizzando anche l’effetto della ricrescita perché applicato verticalmente. Il degradè ha anche un altro vantaggio: non rovina i capelli, ma li rende più lucenti e morbidi.
Difficile stabilire quale sarà il tuo prossimo hairstyle? Puoi passare fa un degradé, che non modifica eccessivamente il tuo colore di capelli, a un balayage, più naturale, per poi osare con uno shatush dai contrasti più netti. Un modo per cambiare look in maniera graduale, ma sempre alla moda. Senza dimenticare di curare e nutrire i tuoi capelli con prodotti per capelli professionali, che possono fare la differenza.